AI NEL MONDO DELLA MODA: MODELLE E INFLUENCER CREATE CON L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE: EVOLUZIONE E CONTROVERSIE.

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (AI) ha trasformato molti settori, e il mondo della moda non fa eccezione.
Tra le applicazioni più affascinanti e controverse spiccano le modelle e gli influencer digitali, figure create interamente tramite algoritmi e software di grafica 3D.
Questi personaggi virtuali, che spesso sembrano indistinguibili da esseri umani reali, stanno ridefinendo il modo in cui i brand si relazionano con il pubblico, suscitando al tempo stesso entusiasmo e polemiche.
Partiamo dalle modelle digitali (che non sono altro che Avatar generati dall’intelligenza artificiale), programmati per svolgere tutte le attività di una modella tradizionale: posare per shooting partecipare virtualmente a sfilate di moda e persino interagire con i followers sui social media.
Un esempio iconico è Lil Miquela, una “ragazza” virtuale che ha debuttato su Instagram nel 2016. Creata da Brud, una startup di Los Angeles, Miquela ha un’estetica perfettamente curata e una personalità online che mescola autenticità e mistero. Collaborando con marchi come Prada e Calvin Klein, ha accumulato milioni di followers, dimostrando che un avatar può diventare una celebrity influente.
Proseguiamo con altre modelle virtuali, come Shudu Gram (la prima supermodella digitale al mondo, creata da Cameron-James Wilson) e Noonoouri, un personaggio dal look surreale, che hanno guadagnato notorietà, attirando l’attenzione di case di moda di lusso come Dior e Balenciaga. Queste figure rappresentano una nuova era di creatività, in cui la moda è libera dai limiti fisici e può esplorare nuove forme di espressione.

 

Ma quali sono i vantaggi concreti per il mondo della moda?

In primo luogo, elimina molte complessità logistiche e costi: non servono viaggi per shooting fotografici o ritocchi manuali. Inoltre, queste figure possono essere personalizzate per rappresentare qualunque tipo di diversità, rompendo gli schemi tradizionali della bellezza e offrendo una maggiore inclusività.
Un altro aspetto cruciale è la sostenibilità. Nel contesto di una crescente attenzione per l’impatto ambientale dell’industria della moda, gli avatar digitali consentono di ridurre gli sprechi associati alla produzione fisica di campagne e sfilate.
Ma come tutte le evoluzioni, l’uso di questa nuova tendenza digitale, ha creato anche una delle principali preoccupazioni: la perdita di autenticità.
I consumatori di oggi cercano sempre più una connessione genuina con i brand e gli influencer che seguono. Una figura artificiale, per quanto realistica, può davvero soddisfare questo bisogno?
Inoltre, l’uso di avatar perfetti rischia di perpetuare standard irrealistici di bellezza, già molto discussi nell’industria. Se anche le modelle umane sono state criticate per promuovere un ideale irraggiungibile, cosa accadrà con figure digitali progettate per essere “perfette” in ogni dettaglio?

In definitiva, le modelle e gli influencer creati con l’intelligenza artificiale rappresentano una rivoluzione affascinante e controversa, che continua a stimolare dibattiti su cosa significhi essere “autentici” in un’era sempre più digitale. Quello che è certo è che la moda, ancora una volta, dimostra la sua capacità di adattarsi, innovare e sfidare le convenzioni.